Nel 1998, la monografia su Santiago Calatrava presenta una selezione ragionata della ricca produzione dell’architetto-ingegnere valenciano. In un momento in cui le sue architetture sono al centro di un dibattito accesissimo, promosso non solo dai i critici del settore ma anche dai media più generalisti, il volume approfondisce i tanti aspetti del “caso-Calatrava” e accompagna la grande mostra curata da Luca Molinari presso la Triennale di Milano.
Dopo essere stato portato all’attenzione del dibattito internazionale nel 1987, dal saggio di Pierluigi Nicolin, che ne descrive l’esperienza come un “folle volo”, Calatrava sostiene un’attività progettuale intensissima, lavorando nell’arco di un decennio a quasi 200 progetti, di cui 50 costruiti. La panoramica sulle sue opere più importanti intercetta i principali temi della critica architettonica dell’epoca, come “il rapporto tra architettura e ingegneria, la crisi del professionismo e della sua riconoscibilità sociale e la difficoltà della stessa critica di ricomporre un linguaggio e degli strumenti capaci di interpretare fenomeni eterodossi” tra cui, per l’appunto, Calatrava.
Alle frequenti accuse di formalismo indirizzate alla sua opera è contrapposto l’apprezzamento per il suo approccio operativo altamente sperimentale, che “affronta la complessità contemporanea non attraverso un rigido schematismo tipologico-costruttivo, ma con la costruzione di manufatti esemplari capaci di diventare nuovi, riconoscibili segni nel territorio metropolitano”.
Il catalogo delle opere è organizzato in 5 parti: alle Premesse, che raccolgono i progetti del lustro tra il 1979 e il 1985 (data d’inizio dei lavori per la stazione di Stadelhofen a Zurigo), seguono le sezioni In movimento; Coprire, unire e collegare; Nuovi segni nel territorio; e, infine, I ponti. Da Valencia a Sivilla, da Parigi a Londra e fino a Venezia, sono proprio le decine di ponti costruiti in tutta Europa a sintetizzare al meglio la ricerca instancabile di Calatrava di un rapporto virtuoso tra tecnologia, estetica architettonica e contesto del progetto.